Filosofia

“Rispettare un cane significa essere educati ancor prima di educare, non forzare bensì convincere, non avere aspettative superiori alle sue possibilità, fagli capire cosa vorremmo al posto di cosa non vogliamo, permettergli di esprimere la sua natura di cane e accettare e fare tesoro delle sue motivazioni di razza”

Ho pensato a lungo a quale parola semplice ed univoca avrebbe riflesso il modo in cui avrei improntato la mia scuola di pensiero, e Anima-l-Mente mi si è accesa dentro come un fuoco dai contorni netti. Non parliamo di educazione, non parliamo di istruzione. Mettiamo al centro il nostro cane e le parti immortali che lo compongono, quelle parti che lo rendono unico.

Che sono Anima, principio immateriale della vita, partecipe del divino, e sede dei sentimenti: gli occhi sono lo specchio dell’anima, il loro sguardo che ci trasmette le emozioni più intime e involontarie, che non mentono mai, che commuovono. Anima, quella forza vitale la cui posizione è nel cuore, che anima il loro corpo distinguendosi da esso.

E mente, come complesso delle possibilità e dei contenuti intellettuali, sede o direzione dei principi e processi intellettivi e pratici. Un connubio fondamentale per la connessione con il nostro cane, per avvicinarsi ad esso e imparare a comprenderlo nel profondo e tramite i giusti strumenti direzionarsi nella comunicazione con lui, nell’ascolto e nelle risposte comprensibili che creano il rapporto di unione e simbiosi.

Conoscere l’anima per dedicarsi e operare sulla mente, perché animale è la nostra vera natura, sana, istintiva, la cui riscoperta avviene tramite l’esplorazione di ciò che di più lontano dall’essere “umano” possiamo pensare.

Non per tornare indietro, ma risvegliare in noi il nostro celato, profondo, emotivo potenziale, scoprire un nuovo “sè” attraverso un tuffo in una dimensione di ascolto, dove è il cane a divenire maestro, promotore di una crescita comune.

Quindi non richieste, non pretese, non superiorità, bensì abbracciare un mondo e modo e linguaggio ed essere, diversi dal nostro, un tentativo di includerci in esso, capirlo, coglierlo, anche contemplarlo. Trasformare il nostro amore in impegno, l’impegno in devozione e la devozione in un esclusivo rapporto con il nostro cane.

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